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Lugano's Plan ₿Tether-Telegram: c’è l’accordo

09.05.24 - 06:00
Quasi un miliardo di utenti potranno pagare e ricevere USDt mediante la nota app di messaggistica
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Paolo Ardoino, CEO di Tether, durante l'evento Token2049 a Dubai.
Paolo Ardoino, CEO di Tether, durante l'evento Token2049 a Dubai.
Tether-Telegram: c’è l’accordo

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Quasi un miliardo di utenti potranno pagare e ricevere USDt mediante la nota app di messaggistica

Telegram, l'app di messaggistica con circa 900 milioni di utenti in tutto il mondo, ha fatto un significativo passo avanti, concretizzando il suo definitivo abbraccio al mondo delle valute digitali. La piattaforma, infatti, ora consente agli utenti di inviare e ricevere pagamenti con Tether (USDt), la più nota e diffusa stablecoin al mondo, attraverso The Open Network (TON). Questa integrazione non è esattamente un dettaglio: rappresenta, infatti, un concreto e notevole progresso nell'intersezione tra piattaforme di messaggistica e transazioni finanziarie, anticipando uno spostamento verso una più ampia accettazione e utilizzo delle valute digitali nella vita quotidiana, mediante applicazioni di uso comune.

Cos'è Tether e come funzionano le stablecoin

Tether (USDt) è una stablecoin, ovvero una valuta digitale ideata proprio con l’obiettivo di mantenere un valore stabile in forza del fatto di essere agganciata a una valuta fiat, che nel caso in questione è il dollaro statunitense. A differenza della maggior parte delle valute digitali, note per la loro volatilità di prezzo, le stablecoin offrono uno strumento finanziario più prevedibile, rendendole ideali per transazioni e risparmi, soprattutto per chi ha a disposizione valute fiat ad elevata varianza (cfr. America Latina, Africa, Turchia, solo per rappresentare esempi recenti). La stabilità si ottiene mantenendo riserve di attività sottostanti equivalenti o superiori al numero di token in circolazione. Le stablecoin, in sintesi, combinano i vantaggi delle valute digitali, come sicurezza e privacy, con la stabilità delle valute fiat più transate e solide (dollaro statunitense, franco svizzero), rendendole particolarmente interessanti per scambi e rimesse.

Come funzionano i pagamenti in USDt su Telegram

Per utilizzare la funzione di pagamento in USDt su Telegram, gli utenti devono prima impostare un portafoglio di criptovalute tramite il Wallet Bot dell'app. Dopo averlo configurato, potranno acquistare degli USDt (1 USDt = 1 USD) e usarli per inviare denaro ad altri utenti selezionando il token omonimo come opzione di pagamento. Questo processo è reso possibile da TON, una rete blockchain originariamente sviluppata da Telegram, ma ora gestita da sviluppatori open-source, e perfettamente integrata con l'app, allo scopo di fornire una solida piattaforma per queste transazioni.

Implicazioni per Tether e per la diffusione dell’adozione delle valute digitali

Paolo Ardoino, CEO di Tether, durante l'evento Token2049 a Dubai, in cui la partnership è stata annunciata, ha dichiarato che l'azienda sta «supportando la visione di TON per un internet aperto e decentralizzato e un sistema finanziario senza confini». Aggiungendo poi che «il lancio di USDt su TON faciliterà trasferimenti di valore senza soluzione di continuità a livello globale, offrendo un'esperienza utente semplice che rivaleggia con i sistemi finanziari tradizionali e guida la missione di Tether di alimentare infrastrutture finanziarie aperte in tutto lo spazio blockchain».

Questa mossa, giocoforza, potrebbe aumentare ulteriormente l'appeal di USDt presso un pubblico che non lo conosceva o utilizzava (nonostante i 300.000.000 di utilizzatori giornalieri), e contribuire al suo utilizzo globale per l’acquisto e la vendita di beni e servizi. Integrando i pagamenti in stablecoin in un'app con centinaia di milioni di utenti, dal suo canto, Telegram non solo potrà espandere la propria offerta e ottenere guadagni grazie a fee infinitesimali, ma svolgere anche un ruolo fondamentale nel promuovere l'adozione della decentralizzazione finanziaria.

Il futuro delle piattaforme di messaggistica e dei servizi finanziari

La decisione di Telegram di supportare i pagamenti in USDt è più di una semplice funzione aggiuntiva: è un passo, visionario a dir poco, verso la fusione dei concetti di relazione e transazione, adottata già da alcune aziende/app molto usate in Cina (es. WeChat). Paolo Ardoino, non a caso, ha evidenziato che «l'espansione di USDt e XAUt su The Open Network aiuterà a migliorare le applicazioni decentralizzate in diversi settori, aumentando in definitiva la funzionalità e l'utilità dell'ecosistema TON», sottolineando l'impatto che questa mossa avrà nell'incrementare le transazioni e rafforzare i legami e gli scambi tra gli utenti di Telegram. Con l'accettazione e l’affermazione delle valute digitali, integrazioni come questa potrebbero, infine, dunque, diventare sempre più comuni anche oltre l’Estremo Oriente.


Questo articolo è stato realizzato da Lugano's Plan ₿, non fa parte del contenuto redazionale.
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